Pubblicato il 29/04/2009 19:14:02
Il tuffo nei suoi occhi per un breve istante fermò l’onda ostinata del mare del Nord. Ma non bastò il respiro gelido del vento a fermare l’audacia delle dita sulla sua pelle di cera. Lunghi fili di seta bruna affollavano i seni turgidi e i lividi fianchi nudi annunciavano fragili la resa dell’innocenza. Un abbraccio condensato di polvere e salsedine cercò incomodo riparo tra rovi e cardi selvatici. La fitta nebbia del tramonto nascose ad un uccello in volo il pasto di un giorno gelido mentre tiepido era l’umore che riversava di gocce la scogliera, tra i fremiti e i sospiri degli amanti. Un’onda si insinuò indiscreta per assorbirne tutta la fragranza ed una nube incauta lasciò cadere fitti sipari liquidi di sollecita decenza.
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