Nella bottega col capo reclinato
Siedo accanto alla forma che ti chiude
Le mani intrecciate nel trasporto
Del corpo inesplorato Io Rivivo
La memoria gestuale -un luogo certo
Col rumore di un soffio da ogni lato
Si apre il desiderio di un estuario
a cantare col cuore verso l'uomo
-Quali preghiere si tengano lì dentro
Il percorso non scritto dell’Eufrate-
Non bastano gli occhi del volto
Che ci venga vicino sfiorando
Ma il Nome profondo Il più chiaro
Che Può inginocchiarli nel buio
Fino a quando bevendo
In Dio
Non riposa la mano
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