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Napoli. Il MANN: un Museo archeologico che guarda al futuro.

Argomento: Arte

di Bianca Fasano
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Pubblicato il 19/08/2019 19:33:52

Napoli. Il MANN: un Museo archeologico che guarda al futuro. Napoli, ferragosto. Una lunghissima fila di persone per entrare al Museo Archeologico Nazionale. Dovrei essere stupita, ma non lo sono: il Mann, seguito dal direttore Paolo Giulierini e dalla sua equipe, ce la sta mettendo tutta per offrire un’ottica sempre più coinvolgente ed interessante ai cittadini napoletani ed ai turisti. Ricordo con un po’ di commozione la prima volta che entrai al Museo. Avevo circa sei anni e mi ci portò mio padre, non rinunciando neanche a mostrarmi la sezione dedicata all’egizio, per niente preoccupato che le mummie potessero tornare di notte ad impressionare i miei sogni. Così non fu, difatti. Il seme gettato in me, bambina, mise radici ed io e l’arte (con una simpatia particolare per gli egizi), siamo sempre restate solidali. Allo stesso modo mio figlio vi ha condotto i due figli, piccoli di età, tuttavia per nulla indifferenti o annoiati per la passeggiata tra le pareti del Mann. Anche in loro il seme lanciato mette radici. Vi sono tornata (come faccio spesso) stavolta attirata da due importanti accadimenti: “Gli Assiri all’ombra del Vesuvio” e la collezione Magna Grecia ( entrambi al secondo piano). Cominciando da queste, non ho rinunciato, però, alle altre possibilità: Atrio e Collezione Farnese, le mostre “MANN on the moon”, “Paideia. Giovani e sport nell’ antichità”, “Corto Maltese. Un viaggio straordinario” (piano seminterrato), “Mosaici” e “Gabinetto Segreto” (che un tempo era vietato ed occorrevano permessi speciali per vederlo). Senza dimenticare la collezione Egizia ed Epigrafica. Mentre per “Affreschi”, “Tempio di Iside” e le esposizioni “Blub. L’ arte sa nuotare” e “Sotto mentite spoglie” di Luciano e Marco Pedicini, dovrò tornare in orario pomeridiano (dalle 14 sino alla chiusura). Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha giornate gratuite previste nell’ambito della campagna ministeriale #IoVadoAlMuseo: domenica 18 (già verificatasi) e 25 agosto. il MANN, come già ricordato, diretto da Paolo Giulierini, ha presentato in luglio l’Annual Report 2018, ossia il documento che registra il livello di raggiungimento degli obiettivi operativi prefissati per l’anno solare appena trascorso. Dai dati mostrati si è potuto comprendere che, per Il 2018, il MANN, è stato un anno che ha conseguito il successo dovuto ad una nuova politica di valorizzazione, non soltanto fondata sulla pianificazione strategica, ma anche sull’adesione agli standard qualitativi e quantitativi stabiliti dalla rete del Sistema Museale Nazionale. Occorre ricordare a proposito che i musei statali italiani offrono alla Nazione un impatto fondamentale del PIL e sono l'istituzione culturale che più concorre allo sviluppo culturale della Nazione, fine principale dell'articolo 9 della nostra Costituzione. In effetti mi rendo conto, anche per il mio passato di insegnante, che le scuole, generalmente, sono ben consapevoli di questi dati, tuttavia penso non lo siano tutti i cittadini, per cui ai media, di qualsiasi tipo, toccherebbe quasi obbligatoriamente di diffondere in modo puntuale quanto si è fatto, con quali risorse e con quali prospettive. Questo servirebbe a fondare un dialogo con cittadini e appassionati basilare e interamente collegato al tempo attuale. A proposito di quanto fatto e quanto si intende fare per e con il MANN, il direttore Giulierini, nel corso della presentazione dell’Annual Report 2018 del MANN, ha spiegato che questo segna in qualche modo la linea che si è dato il museo,tale che i produttori del museo e i cittadini possano verificare l'andamento che ci si è prefissati di realizzare in questi anni. Il Mann si avvale di un grande staff per cui, come ha affermato Giulierini: -“Al di là degli incarichi c'è una chiara consapevolezza degli obiettivi, un grande senso di partecipazione, una grande voglia di realizzare insieme nuovi obiettivi e raggiungere nuovi traguardi”. L’Annual Report 2018 del MANN è stato presentato all'interno della caffetteria, inaugurata da poco. Le prossime tappe del museo: si è previsto di aprire il terzo giardino nel settembre del 2019 e di realizzare nel prossimo 2020 la sezione dedicata a Cuma. Per quanto riguarda le collezioni, nel 2021 è prevista l'apertura della statuaria campana ed il completamento degli spazi disponibili per le esposizioni permanenti. In riferimento ai servizi, è atteso per il 2020 Il completamento del braccio nuovo, con una nuova tavola calda, un nuovo ristorante per gourmet e un auditorium da 300 posti La sezione tecnologica Pompeiana, sarà in collaborazione con il museo Galileo Galilei di Firenze. L’intenzione, quindi, è quella di trasformare il MANN in un istituto di ricerca, che collabori a livello nazionale ed internazionale con una vastissima rete di Musei e anche di soggetti che si occupano di cultura. I dati, d'altronde, sono positivi: dal 1° gennaio al 30 giugno 2019, 408mila presenze (+21% rispetto al primo semestre 2018). Personalmente mi sono incantata nel corso della visita alla collezione Magna Grecia, laddove si è pensato anche all’accorgimento di far indossare ai visitatori dei copri-scarpe distribuiti all’ingresso della sezione, al fine di tutelare la pavimentazione musiva originale. L’accesso alla sezione Magna Grecia è regolamentato da turni di ingresso di 40 unità ogni 20 minuti a partire dalle 9:00 , fino alla chiusura della sezione. Ricordo che, a partire dal 22 Luglio, viene applicato un costo di € 1,50 a persona (indipendentemente dalle agevolazioni previste sull’acquisto del biglietto di ingresso al museo) come contributo dovuto per la manutenzione e pulizia delle superfici musive. Per quanto riguarda il turno di ingresso, questi è acquistabile presso la biglietteria del Mann al momento dell’acquisto del biglietto del museo o anche successivamente, a seconda della disponibilità residua. Ricordo anche che il turno di ingresso alla sezione Magna Grecia è pre-acquistabile anche on-line sul sito museoarcheologiconapoli.it o telefonando al num + 39 06 399 67 050. In riferimento a “gli Assiri all’ombra del Vesuvio”, sono restata particolarmente colpita dell’uso della tecnologia, quale ausilio alla lettura dei reperti. In ogni caso le spiegazioni, ad opera di tavole esplicative, rendono davvero più comprensibile il museo anche per i “non addetti ai lavori”. Un consiglio: visitate i Musei e, da napoletana, un invito particolare per quelli di Napoli che sono straordinari. Bianca Fasano.


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