Pubblicato il 26/07/2009 17:05:36
Trapunto da mille diamanti Una voragine da lassù mi guarda.. Scruto la piatta profondità del blu intenso Verso il nero ormai tende la sua pura natura.. Scavando in tetri abissi Raffreddati da un sangue senza vena Emerge un angoscioso enigma… In cerca del mio corpo l’anima. Spedisco al cielo con collerica foga Le mie più sovversive e letali pulsioni E riaccendo le tracce di ferite remote Lì.. a coprire la mia ruvida pelle Solitaria osserva l’ultima lacrima lunare. Dono alla notte vibrante e guardinga Gli ultimi attimi del mio tedioso affanno Prima che le tenebre del sonno Coprano di spessa patina la mia vista.
(Alfredo Caputo e Francesco Flavio)
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