Pubblicato il 05/06/2014 18:34:52
Quando il tempo acerbo dei tuoi seni accarezza il lino bianco dell'estate su cime ancora pallide di rosa - capezzoli nel latte delmattino - mi dico "è l'ora del non desiderare, è l'ora serale di campane". Cosí saremo complici su sponde riflettenti, tu coi capelli al vento e il lungo odore di pineta, di resina d'amore, denso vino. Ancora mi dirò di non sperare, nel vento l'avventura, il viaggio del mutare. In piedi sulla riva, io eco - parola ultima del faro.
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