Pubblicato il 18/11/2014 15:38:03
Camminavo tra l'aria d'autunno tra il sole gentile tra la brezza afosa che faceva sussultare i capelli
Camminavo sulla strada grigia come il confine delle montagne come i cavalloni tempesti sull'onda del crinale
Camminavo sui miei pensieri tenendo la testa sulle nuvole tenendo i pensieri nel cuore
Le foglie frusciavano distraendomi dall'ascoltare i suoni lontani della città i ticchettii degli orologi padroni del tempo e dell' anima.
Poi ebbero la meglio, pensai: ecco questo silenzio il loro sentenzioso bisbiglio il loro silenzioso pensare mi ovattava quei farfugli lontani trasformandoli in ricordo come alla fine di un sogno come al risveglio pacato di una mattina d'estate
Dissero: e se non ci fosse mai stato il tempo? io camminavo ma tutto in quegli istanti era eterno era senza suono, in un luogo, Immortale. il rumore dettava l’avanzata della storia senza suono tutto è una fantasia in cui vedo scorrere immagini, ma solo immagini poi, abbassai lo sguardo e tornai mortale.
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