Pubblicato il 19/11/2014 21:10:52
L’ALBERO SENZA PIANI Il vento del tempo carezza leggero foglie e ricordi tra pietre antiche e mari infiniti. L’occhio mai vinto corre sereno. Monti e pianure, laghi e vulcani, spiagge profumate e boschi senza tempo… Il suono sale deciso in parole divine e bocche senza mai fine. Il piacere si confonde nel colore di un Roberto molto diverso, tra cultura e dolore: immagini senza veli di cuori sempre più veri. L’aria è testimone sospesa nell’evento in gas silenti e cementi invadenti. Lucidi riflessi vagano eroici in chiese eterne e parole mai spente: il quadro vive senza santi o ricordi, in barconi dimenticati o denari scontati da catodiche distrazioni. Il tempo insegue il centro di un albero diverso colmo di storia e amore terreno, vuoto di peccato e lavoro nero senza colore, solo d’onore. Sogna l’albero senza piani vivo osservatore di generazioni senza distinzioni, quasi fosse l’albero di un italiano vero.
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