Mortale, angelo E demone, vale a dire Rimbaud,
Tu meriti il primo posto in questo mio libro,
Benchè tale stupido imbrattacarte ti tratti da ribaldo
Imberbe e mostro in erba e liceale ubriaco.
Le spirali d’incenso e gli accordi di liuto
Segnalano la tua entrata al tempio della memoria
E il tuo nome radioso canterà nella gloria,
Perchè tu mi hai amato com’era necessario.
Le donne ti vedranno giovane, grande e forte,
Molto bello d’una bellezza paesana ed astuta,
Molto desiderabile d’un’indolenza audace!
La storia ti ha scolpito trionfante sulla morte
E fino ai puri eccessi amante della vita,
I tuoi piedi bianchi posati sulla testa dell’Invidia.
(Tratto da Dediche, traduzione di Manuel Paolino)
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