In tutto il tempo
mai vi fu cosa più splendida
che la dama del carnevale.
Mai io la vidi
eppur nella mente delizia assoluta.
Il fuoco della piazza
avvolgeva le maschere di seta
illuminava i diamanti dello sfarzo
al centro una dama velata danzava
dama dai mille colori
dama splendente di marzo
creatura divina
non avrei fatto dire che
forse sotto quella veste
si nascondeva non una mortale.
Il capo cinto da nastri fiammanti
al vento si librava
il corpo avvolto da tele
il carnato invisibile tanto era
lo sforzo che la attorniava.
la illusione era tale che pareva sciogliersi
sembrava potersi dissolvere
al viso erano fiori e petali di rosa
vento di vita ridisegnava il viso
riccioli d'oro, magia, diamanti
non parole bensì la più fervida fantasia
poteva immaginarla
avvolta da brezza che tintinnava per la via
ruotava, girava
i nastri, il velo, la veste ormai volavano
poi si ferma, i colori ed il vento con lei
posso vedere ora il vestito,
ma la mezzanotte se la è portata via
la dama del carnevale
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