Pubblicato il 11/01/2017 00:32:24
Morte, non andar fiera se anche t'hanno chiamata possente e orrenda. Non lo sei. Coloro che tu pensi rovesciare non muoiono, povera morte, e non mi puoi uccidere. Dal riposo e dal sonno, mere immagini di te, vivo piacere, dunque da te maggiore, si genera. E piu' presto se ne vanno con te i migliori tra noi, pace alle loro ossa, liberazione all'anima. Tu, schiava della sorte, del caso, dei re, dei disperati, hai casa col veleno, la malattia, la guerra, e il papavero e il filtro ci fan dormire anch'essi meglio del tuo fendente. Perche' dunque ti gonfi? Un breve sonno e ci destiamo eterni. Non vi sara' piu' morte. E tu, morte, morrai.
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