Pubblicato il 21/01/2010 15:25:06
Le sfavillanti gote del suo tiepido volto Erano per me liscia carta vetrata. Tentennavo sdegnoso Nei perversi attimi Che lei mi gettava come un nefasto dono Ed inghiottivo ansimante Tutte le dolci parole Che lei mi rivolgeva smaniosa e lugubre. Né i brillanti astri del firmamento Né il sole luminosissimo Accendevano il suo affetto di ghiaccio.
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