Pubblicato il 08/10/2016 18:53:28
L' auto correva veloce in questo sole ottobrino e la musica della radio riempiva l' abitacolo. Lo schianto è stato improvviso, un rumore secco di ramoscelli asciugati al sole e calpestati. Avevo seguito con l' occhio il bimbo che arrivava da destra, di corsa e col suo pallone ma poi era sparito, come avesse svoltato in qualche via. Non so come sia riapparso, proprio davanti all' auto, prendendosi ogni luce e spegnendo ogni musica. Restò solo il silenzio, stava steso, scomposto, occhi al cielo boccheggiando parole mute mentre l' aria si faceva sempre più pesante, tanto da toglier spazio all' espandersi del cuore. Durò pochi secondi, forse, poi tornò a schiarire e io steso, scomposto e occhi al cielo sapevo che se ne stava andando, tranquillo, col suo pallone. Anche questo durò pochi secondi perchè fece di nuovo buio. Finchè suonò la sveglia.
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