Il cibo prelibato che i Magi hanno portato
Ora si trova a Roma dentro una preziosa stiva
Che gli onorevoli in sequenza
Mangiano tutti con frequenza
Senza mai peccato fare
Continuano a leccare
Con la destra o la sinistra
Con gli arti ben dotati
Da sempre abituati
Allungano la manina
Continuando la manfrina
È un popolo un po' strano
Quello chiamato Italiano
Affronta ciò che insieme si dovrebbe
Quel che è scritto ed è già legge
Nei diritti e nei doveri
Che ognuno di noi avrebbe
Se vera democrazia ci sarebbe
Quel che a noi è calpestato
È un diritto per l'immigrato
Gli affari vanno a gonfie vele
Con scialuppe venite a Babele
Qui si vive in libertà d'amore
Conquistata col sudore
Dei nostri avi cari
Che adesso sono ignari
Del caos che si è creato
In questo benedetto Stato
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gaudenzio Massi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.