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Angeologia della parola

di Federico Zucchi
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Pubblicato il 11/09/2015 20:04:38

Angeologia della parola

Le parole possono innalzare,
creare ponti aerei
tra lo stato d’assedio e
una riga di mare gestante.

Le parole possono salvare,
rizollare l’anima con
sarchiature invisibili.
Non solo corpo
non solo azione
ma parole congiunte,
strati di buio e
schivo albeggiare.

Spesso sono eccessive
si nascondono sotto lerci cappotti
hanno posacenere d’occhi
e un bagliore asfissiante
da seduttrici incallite.
Il loro cielo conosce il terriccio
sulfureo su cui siamo innestati.

Le parole possono
rimettere al mondo, sporgere
oltre il bucato del silenzio,
favorire l’ostia del bacio.
Dobbiamo tuffarci nel fiato
dell’angelo, perché qui
giace l’ala infuocata,
il potere evocativo che non
sappiamo rendere innocuo.

Perché solo un miracolo
rende possibile trovare
parole badanti
per medicare
un giardino già guasto,
parole comete
per amare la notte
e danzare nel giorno.

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