Pubblicato il 23/12/2015 21:46:39
Come posso festeggiare Se son qui ad imprecare Per le bombe che aliene Spezzano vite e loro schiene Quei visini insanguinati Da pochi mesi appena nati Han lo sguardo di domanda Per quel Dio che comanda Per quest'anno il panettone Con spumante nel cenone Io lo lascio nello scaffale Per lo sciopero ché geniale Finché noi costruiamo armi Per il contento dei gendarmi Io rinnego il consumismo Odiando ogni forma di pietismo Là fra il Tigri e l'Eufrate Ci son da sempre brutte giornate Non da lustri ma da millenni Senza avere mai accenni Per una pace duratura Coi i fratelli di avventura Nella graziosa navicella Che dall'alto è ancor più bella Ci tengono divisi con religioni Non son queste le questioni È uno stato di coscienza Bene male e riverenza Sarò solo ancor quest'anno So che il tempo ormai è inganno Sono rivolto a una nuova era Finché ragione aspetta e spera
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