Pubblicato il 28/12/2015 21:29:04
si può dire che avesse ragione quel vano luogo di convergenza di molti timbri a farlo credere un posto per adepti però ci andava anche qualche provinciale dall'aria persa di cui invidio la giovinezza ad averne indietro l'esatto sentimento è singolare come sia veloce il sentore di asfalto ai meriggi e come siano vibranti i rintocchi dell'orologio meccanico sul piazzale a vignette con granita nel bicchiere opaco di calcare immagino, potrei godermi il fumo di sigarette dal bocchino mediolungo che la femme usava per smussare le stecche agli studenti intanto che mi acceca la facciata dalle curve radiose e note di corni se devo scegliere però, è la scala esattamente al ripiano del pranzo in compagnia di una ragazza che non ho più incontrato quell'anno aveva il foglio rosa e la cinquecento ma non facevo caso all'amore chissà se è vero che non c'è più traccia di strumenti che il portone è sbarrato e le curve radiose nascoste da insegne di roba di chiesa magari la strada è la stessa, lo stesso il senso di marcia per le auto lo stesso bianco di facciata con ex curve radiose e sonorità nell'aria come scie che non curvano all'orizzonte
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