Pubblicato il 01/02/2016 10:40:07
Dilaga e si schiarisce il castano dei tuoi occhi se solo mi fermo un attimo salendo magari la spesa in ascensore a guardarli, a guardarci dentro e tu ne sei felice e si allargano e si schiariscono ancora stretti dalle tue gote che si sollevano aprendosi, un allegro sorriso, fatto di denti nuovi e dentini da latte e piccoli ariosi intervalli di felicità. Innocenza profonda che spinge a guardare oltre. E' ora di adagiare le forbici cesoie, utilizzate a lungo per rifinire la siepe del nostro giardino, ché mi interessa l'invidia del vicino, per sentirmi importante, la pulizia l'ordine; il buon governo della casa, gli abiti stirati, i figli educati, i compiti ben svolti i disegnini colorati dentro le righe. Atrove bambini scalzi, sporchi, spettinati, purulenti, occhi appannati, capelli radi, arti mutilati, poveri, abbandonati, abusati, venduti, maltrattati, picchiati, orfani e con armi al braccio. Ignorati un po' ovunque, un po' ovunque non ci sia qualcuno che li ami; amore chiedono, amore conta amore costante; amore gioioso e pace. Condivisione i bambini tutti.
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