Pubblicato il 30/05/2016 17:37:17
Sere di maggio
Da anni vi vedo sfilare -sere di maggio- vi vedo truccare da attrici le gote dei cirri impetuosi, denudarvi a poco a poco nel lento acino del buio.
Amale, mi ripetono le rondini a scheggia, amale incalza l’erba modesta, amale ribadisce- il mare puerile.
Amale perché i tuoni che senti sono a un passo da te, perché non c’è pace bastante per costruire gazebo di stelle e lampi di scale antincendio.
Da anni vi vedo passare -sere di maggio- e non farò nulla per invogliarvi dentro il giardino, se nulla significa amare l’ora vigente e fugace.
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