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Presenza

di Federico Zucchi
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Pubblicato il 19/07/2016 13:31:36

Presenza

Al risveglio a volte ti segue sul canalone,
cade come un santo sul calendario
si appoggia sulla sponda del caffè
ti passa lo shampoo sotto la doccia.

A volte un’acuta presenza
continua a versarsi nel sole
mentre corri o ti imbatti
per caso in Nina Simone.

La presenza ama ritirarsi
a svernare in spiagge deserte
dove la rena assomiglia
alle ossa di legno dei morti.

Quando pare sparire
risorge e tracima, perché
ritorna da lacerti improvvisi
e ha il denso profumo
di un maglione che già conoscevi,
il sapore di un retro collo
morsicato dalla passione,
lo spessore di una voce
che riporta a levante
il tuo cuore.

La presenza è già tutt’intorno,
non servono brevetti da sub
o carte cifrate di volo,
la bellezza respira nei secondi
chiamati alla labile leva.

La presenza bussa sui battenti
delle nostre emozioni, tenta le maniglie,
sfiora le imposte del bacio, perché
non ama il vuoto senza contorni

ma adora toccare l’amore,
sfiorare la sola potenza
che porta l’assenza
a farsi memoria.

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