Pubblicato il 22/10/2016 23:32:34
quando seguo le linee della mano, come andare alla fine della neve, sopra i monti, a benedire le sorgenti, c’è un riparo, una piccola cappella- tra lo spazio che viviamo e il mondo accanto- dove le fronde del tuo salice, in preghiera, e le ali del mio tiglio, tese in cielo, nel paradiso delle voci sono insieme, a bere l’aria sotto terra, e in pieno sole un minuscolo groviglio di radici, come un nido, sale alle sue nozze, bucando il fiato come un minareto, nella porziuncola di pace trasparente, generando nuove linee sulle mani, sprofondate nella luce degli anelli, per cantare l'ederlezi dei bambini ...
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