Pubblicato il 04/02/2017 11:30:44
A nord di dove sto lungo le mura poche panchine pochi alberi su cui non crescono più i licheni e asfalto. Più in là il parcheggio è solo assenza assenza del boschetto che si faceva selva inesplorata dove si andava a costruir sentieri verso l' albero da fumare, coi suoi rametti cavi o a caccia di ragni,
ne avevi tanta paura da stringermi o ancora a infilarsi la mano nelle mutande per scoprire l' effetto che fa. Eri così bella, la prima bellezza, l' unica. Non mancavano gli indiani.. il grande edificio dietro il parcheggio nasconde il campo che era, la segheria di via Paal, le scalate con incosciente disattenzione alle enormi cataste e il proteggerle dai loro assalti. Più in giù il lago era il sogno da navigare. E casa era il luogo sicuro. Oggi è tutto più a nord sempre più a nord dove sto andando, verso casa, dove niente potrà più bruciare questo cuore perchè diverrà cenere.
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