:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 540 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Nov 27 14:41:02 UTC+0100 2025
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

La sedia di Manzano

di Federico Zucchi
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 11/02/2017 17:54:53

La sedia di Manzano

Da qualche giorno non c’è più
la sedia più alta d’Italia.
Il tempo, la tormenta, la pioggia
hanno manomesso la spalliera;
l’uomo, poi, ha fatto il resto
smantellando l’alto schienale
sradicando le gambe da modella
dall’arato della rotatoria.

Il distretto della sedia non
ha più il vessillo, il totem
è pronto per la discarica,
gli anni novanta giacciono
a terra sconfitti e come
gli occhi di Schillaci
rimandano braci
incompiute.

Ora la rotonda accarezza
un vuoto al centro, mentre
ai lati si dispongono emaciati
capannoni che non sanno
lasciarsi estirpare.

Bisognerà trovare altre strade
per intrecciare la paglia delle stagioni,
adesso che la rete seduce e segmenta
ricuce e rivende senza aspettare
l'agire artigiano.

Da qualche giorno non c’è più
la sedia più alta d’Italia e forse
è meglio così, anche se fa tenerezza
pensarla nelle stagioni, issata
come un gigante esibito
allo sguardo bramoso,
come una tigre ammansita
in un circo in declino
che muore distante
dalla ribalta.

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Federico Zucchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Federico Zucchi, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Nuota fin dove non tocchi (Pubblicato il 18/11/2025 17:23:36 - visite: 155) »

:: Sulla necessità di essere rapiti (Pubblicato il 05/11/2025 17:54:23 - visite: 153) »

:: Dimenticare sé stessi (Pubblicato il 27/09/2025 12:14:33 - visite: 222) »

:: Espansioni (Pubblicato il 23/09/2025 15:10:51 - visite: 223) »

:: Settembre (Pubblicato il 08/09/2025 16:28:42 - visite: 227) »

:: L’asse è l’innesco (Pubblicato il 04/09/2025 12:36:05 - visite: 200) »

:: Fidati del tuo primo cuore (Pubblicato il 23/09/2024 17:35:43 - visite: 439) »

:: Ultimo giorno d’estate (Pubblicato il 13/09/2024 15:13:09 - visite: 988) »

:: La portata del respiro (Pubblicato il 06/12/2023 16:02:22 - visite: 481) »

:: Corsi di recupero (Pubblicato il 30/08/2023 12:39:26 - visite: 504) »