Hai portato nutrimento ai nostri figli,
una lingua viva e tanto ferro,
polvere azzurra sull'orlo del fuoco,
qualcosa tra il cibo e la respirazione.
Ora tutto è pronto alla saggezza
della notte cosmica per mare-
una manciata d’anime di terra,
con il peso derivante dalle altezze,
la memoria dei ricordi e dell’oblio-
come una luna uscita da acque fonde
per dilatarsi chiara in mezzo al cielo.
Calore aria minerali acqua.
Fra le poche gocce bianche del tuo seme
e le cose piccole non c’è più spazio,
il colore vi attraversa insieme,
quasi fosse il filo del racconto
la parola che apre come riso
le mani e le gambe in un respiro.
Con gli occhi ancora pieni dell’origine
la luce che hai raccolto si trasforma
in sangue che scompare tra le vene,
le fessure antiche del tuo sasso,
il nostro verde, le pigne. Alla cima della croce
mentre la tua barca si allontana,
allargo le braccia più che posso.
Dalle spalle sgorgano due lacrime
nella mano sola di un bambino,
il cui volere è semplice. L’amore
ci condurrà a tutto ciò
che venne dopo
.

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