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Tacchi a spillo

di Argeta Brozi
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Pubblicato il 06/10/2009 17:00:09

Sta rumoreggiando col costoso coperchio e con le carte colorate che accuratamente ricoprono le sue nuove scarpe. Mi ha trascinato per un braccio fino in camera, perchè "meritano davvero" e io ho "la fortuna" di vederle per prima. Le ho detto che le scarpe potevano aspettare! Mi stavo concentrando sui pezzettini di cioccolato che aveva la stracciatella del mio gelato, quando mia sorella irrompe nella cucina, spegne la TV e mi trascina pericolosamente verso la camera dicendomi che è "una questione di vita o di morte". Così chiama i miei giudizi sulle cose che la riguardano, ci tiene così tanto alla mia opinione su tutto!
Me ne sto impalata davanti alla porta, con le mani sui fianchi, la testa leggermente inclinata da una parte e aspetto l'ambaradan.
"Ancora molto..?" chiedo impaziente.
"No...ecco! Guarda!" e si gira mostrandomi il contenuto che ha tra le mani. "Come le trovi?" col sorriso a mille denti. Apro gli occhi sbalordita. "Le trovo..." penso alla parola più adatta.
"Favolose, vero?"
"...Terrificanti! Quanti centimetri sono?"
"Oh, dodici centimetri di bellezza!"
"Di vertigini, vorrai dire...ma quanto ti sono costate?"
"Oh, non tanto..." Quando dice così, è ora di spaventarsi e di mettersi le mani sui capelli.
"Quanto...non tanto?"
"Beh..." e arriccia le labbra fingendo di non essere certa del prezzo che sta per dire.
"Sabry..." la sollecito.
"Milly, questa è una di quelle volte in cui la tua frase non-fare-niente-che-io-non-farei non è più valida..."
Faccio un gesto di noncuranza con la mano. "Okay,okay...non voglio saperlo! Certo che se eri a corto di trampoli potevi dircelo... Luca ti avrebbe prestato volentieri quelli che usa al circo!"
"Ah.Ah. Lo so che morite dalla voglia di vedermi col sedere a terra! Ma questi, Milly, questi mi faranno sembrare uno schianto."
"A vedere il tacco a spillo che hanno...rischi di certo uno schianto!" Non faccio in tempo a finire la frase che mia sorella comincia a cambiarsi i vestiti e a mettersi in tiro.
"Dove pensi di andare conciata così a quest'ora?"
"Ma sono solo le 17!" protesta lei.
"Appunto", faccio io.
"A fare spesa al supermercato."
"In mini e tacco a spillo?"
Sabry fa l'offesa e mi guarda come se non avessi capito niente della vita.
"Metti il caso che incontri l'uomo della mia vita, pensi che potrei piacergli se mi trovasse impreparata in tuta?"
Scoppio a ridere. Scuoto la testa. "Li farai scappare tutti..." prevedo.
"Beh, questo è da vedere. Ciao!" Ed esce dalla mia vista. Spero che ritorni a casa tutta intera. E soprattutto non con "l'uomo della sua vita" che -se la vedesse- la sceglierebbe per i vestiti che non indossa e non per quello che ha dentro. D'altronde, se l'uomo la scegliesse per il suo carattere...sarebbe un miracolo. Rido ingiustamente alle sue spalle e ringrazio la vita per avermi donato una gemella che mi mette sempre di buon umore.

Racconto di Argeta Brozi.

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