Il corpo aveva perso l’equilibrio
la giusta posizione delle spalle
andava per discorsi e non parole.
Mi hai detto falle insieme, sulla soglia
fila il suono dell’estasi col sacro
e i due diventeranno in un respiro
in una sola carne il coito d’oro
di un ventre che commosso va alla gioia.
Per la violenza del grido liberato
ricadde nuovo il piombo nel bacino
passando fra i tessuti un filo rosso
e al limite del riso, la mia voce-
dove gli assi fanno croce umana-
colò il vermiglio, a poco a poco, dal cinabro

al centro della pancia, stupefatto,
lasciando che soltanto con la luce
il corpo si schiarisse, a suo riposo.
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