Pubblicato il 03/11/2017 16:36:03
Se il rame dei miei capelli si confonderà col fulvo degli alberi in combinazioni di colori, saprai che sono venuta a cercarti. Mi farò strada passo dopo passo nell’intrico dei tuoi versi, tra le pagine dimenticate e quelle ancora da scrivere.
Vivo è il pensiero di noi sotto cieli percorsi da sciami di stelle, ma non sono più incline alla notte: troppi sono i rimpianti. Dai passeri ho imparato la fragilità come stato dell’anima, ad accettare l’incertezza dell’amore e la solitudine che spaventa.
Se non ti troverò, continuerò ad aspettare paziente che la tua voce mi chiami da una terra appianata e non tarderò neppure un istante: correrò scalza tra le rose, perché certo più ancora dell’alba è questo mio esserti pertinente.
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