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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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L’amare delle donne

Poesia

Anna Raffaella Belpiede
LietoColle

Recensione di Paolo Polvani
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Pubblicato il 19/07/2011 12:00:00

Con l'Amare delle donne, edito da LietoColle, Anna Raffaella Belpiede traccia le coordinate di una mappa autobiografica in cui delimita il perimetro degli affetti, una circumnavigazione in mare aperto dei sentimenti, dei legami, delle vicissitudini, condotta con apprezzabile coraggio e invidiabile sincerità.

Vi sono riportate le tappe salienti di una vita, gli incontri e le partenze, mentre in controluce si stagliano le passioni intellettuali, l'impegno civile.

Il libro si apre con una prefazione poetica, versi dedicati al padre, un padre – amato, rimosso, quasi odiato – secondo la definizione dell'autrice, testimonianza delle lacerazioni contenute all'interno di culture contrapposte o comunque in movimento.

 

Più avanti dichiara:

 

vengo da terre lontane, da antichi

fardelli, conosco la tortura dei santi...

 

I versi di queste poesie manifestano, già dal titolo della raccolta, una partecipazione attiva, una fase sempre dinamica, in movimento, un'azione radiante, che sortiscono come effetto immediato il coinvolgimento del lettore.

Così ci si appassiona subito al racconto della scoperta dell'amore:

 

...l'annientamento amoroso, e

un tempo colmo d'incontri.

 

E la scoperta dolorosa della violenza della morte, e una disperata solitudine, e tuttavia:

 

Sono rimasta aggrappata a questa vita

con ciò che mi hai lasciato.

 

La lettura risulta appassionante fin dall'inizio, il dettato poetico non è mediato da alcun artificio letterario, l'andamento dei testi è diretto, scandito da una lingua concreta, ispirata alla praticità del discorso, finalizzata a contagiare il lettore, a invischiarlo nella stessa trama passionale da cui muove l'autrice.

Risultano apprezzabili la sincerità e il coraggio di mettersi a nudo, che nella poesia - Io - raggiungono un apice di consapevolezza:

 

Doppia, multipla,attraversata

da moltitudini caotiche, passionaria

attaccata alla terra per non disperdermi

l'anima spinge per uscire dal corpo

per sbattermi su non so quali moli.

 

E tuttavia la stella polare di queste poesie rimane un ostinato, tenace, pervicace attaccamento alla vita, mostrato sempre nella sua veste dinamica, partecipativa, che insieme al coraggio e alla sincerità costituiscono i tratti salienti anche della personalità dell'autrice:

 

Vita

 

Godo di ogni tua sfumatura

M'inebrio di ogni tua bellezza

Quel raggio di sole mattutino

M'irradia di desiderio

 

Un sorriso mi rende preziosa l'esistenza

Fanciullescamente gioiosa

Per lo spuntare di un fiore sul balcone

Ardentemente innamorata di te



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