Pochi versi rigano,
dello spazio, la tela,
Pennellate dissolte
sfumate con cautela.
Ricordi misteriosi
catturati nell’istante,
colmano vuote cavità
con parole a sé stante.
Annientare quell'arazzo
non cancella le emozioni,
nel cuore d’ogni artista
son celate sensazioni.
Già nella sua lontananza
la prospettiva non varia,
volgi un rapido sguardo,
i versi fluttuano nell’aria.
Riflessi di pura dimensione
si specchiano nella stanza,
pronta, la tela or li accoglie,
superando ogni distanza.
Al suo interno racchiude
ogni umana sfumatura,
che i capricci del tempo
renderanno più sicura.
Puoi ignorarla, come ombra,
sino al suo novizio verso,
ogni secolo ha un trascorso,
tutto il foglio sarà cosperso.
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