Come una fiaba ritornar bambino
dentro scoprir le cose del passato
osservare con l'occhio un po' incantato
stupirsi per il fuoco d'un cerino.
E raccogliere un fiore, un gelsomino,
assaggiarlo con vezzo disgustato,
al primo sol restar meravigliato
confondere la notte col mattino.
Poter piangere senza mai capire
qual'è la pena che ci opprime il cuore,
il cinguettar dei passeri avvertire
lo sparo non capir del cacciatore
e non provare ancor cos'è il soffrire
che affligge l'uomo adulto senza amore.
Salvatore Armando Santoro
(Marina di Leuca 30.11.2014)
- Sonetto
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http://www.internazionale.it/scienza/2015/10/18/bambini-stupore
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