S’infrange, su neri scogli,
acqua salata… schiumosa
diviene, nel violento impatto.
Soffia lo zefiro furioso
spingendo l’altissime onde
verso un veliero già disfatto.
L’oceano della vita
sprona il navigante a orientar,
dell’anima, il freddo timone.
Cerca una salvezza, l’alma,
pressata da mesti pensieri,
ma il cuor freme d’emozione.
Diradatasi ogni speranza
di sopravvivere al destino,
il miracolo s’avvera.
Raggi indorati, tenue luci,
squarciano un impaurito cielo,
fugge il vento e giunge la sera.
Lentamente, mesto si acquieta,
l’oceano, quasi in preda
ad un sonno ristoratore.
Sul viso, stupore di incanto:
so che la vita mi ha baciato,
con miracoloso calore.
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