Ci sono giorni che il silenzio urla
a Ristola l'ascolto e forte chiama
spesso nel cuor sprofonda come lama
tacito e disumano ancor mi burla.
Tra i vicoli la cerco, vorrei indurla
a balbettare ancora che mi ama
ma sempre maldicenze poi ricama
a ragionar difficile è condurla.
Questo cuor che tra lo sterno invecchia
a primavera più non rinverdisce
l'amore ardente ormai solo sonnecchia
ed il silenzio un poco lo lenisce
nel dolce mar però più non lo specchia,
l'onda nera con se lo seppellisce.
Fibrilla la sua immagine lontana
ipocrita, laida, tenera puttana.
Salvatore Armando Santoro
(Donnas 4.4.2018 – 18,06)
- Sonetto ritornellato
Nella mia foto del 2.11.2014: Punta Ristola
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