Dolce tristezza che nel cuore avvampa,
che rinnova sofferenze condivise,
frasi e volti nel buio della notte,
ardori di passioni travolgenti
all'alba di chiarori mattutini
col sonno che abbondava sui cuscini.
“Vorrei un figlio da te - mi ripetevi -
certo a pensarci m'assale la paura
so che forse sarebbe una sciocchezza,
ma se io non t'amassi, no, non lo direi,
forse è follia, forse folle io sono,
ma già domani sai ti sposerei”.
E mi dicevi d'esserne convinta
perché l'amore in te era reale,
ma era grandine che seminavi lesta
che ancor oggi genera tempesta,
eran parole che hai sparso al vento
parole che oggi creano tormento,
che a un cuor che ama ancora fanno male.
Salvatore Armando Santoro
(Donnas 22.6.2018 – 10,51)
La foto è presa dal portale:
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