Pubblicato il 21/08/2018 12:11:31
Nei luoghi che ci furono casa non mi riconoscerai di certo vago ormai tra speranza e attesa, osservo le parole, le scruto da ogni parte do da bere ai gerani. Mentre gli uomini e le donne che passano per la strada non vedono che me, questo, che mostro in tutto il mio silenzio, mi rivesto di apparenze quando sono solo. Non è che non abbia niente da dire, no, non è la parola, è il suo inquieto dire, sempre troppo o troppo poco o una medietà che non è la mia: fittizio, inespressivo, maschera. D’altronde il silenzio non lo capite, e scrivere per approssimazione non mi basta.
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