Forse lei brilla e scava nei ricordi,
nei pensieri di tanti innamorati
con lei si sono sempre confidati,
a lei per secoli chissà quanti han guardato
in lei molti han creduto
molti hanno anche pregato.
“Stella, dolce stella, amica del mio cuore,
tu che brilli da sempe e tanto sai,
tu ben lo sai che un dì con lei parlai,
la notte ci faceva compagnia
e tu brillavi su, alta, nel cielo
anche se a volte ti copriva un velo
di bianche nuvole, a volte passeggere,
poi ti scoprivano e tu ricomparivi
bella e lucente a illuminar le sere.
Stella, ricordi ancora le inutili parole
le frasi fatte, le tante promesse disattese?
I ragni le loro tele ancor han stese
splendono i fili nella notte bruna
ma ormai di prede non ve n'è più una”.
“Forse quelle parole – mi risponderai -
sono ancora in viaggio lungo il cielo
sembro vicina ma sono distante,
la luce inganna spesso tutti quanti.
La luce che ha acceso il Creatore
spesso da tempo non da più chiarore
forse hai parlato con Chi quel lume ha spento
solo il chiaror viaggia in firmamento.
Viaggerà ancor per tanto tempo
e nello spazio brillerà silente,
con loro parleranno ancor gli amanti
ma tante stelle da tempo ormai son spente”.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 5.10.2018 – 13,31)