Non al sicuro a casa nostra
Rumore uguale dolore.
La luna piena e, giù, dal cielo, bombe!
Il campo profughi è pieno di bimbi.
A quattro anni
io giocavo correvo; sorridevo.
Sporgevano ossa e l'anima mia energica
dagli occhi tanto grandi
la malattia la carestia; la guerra.
Il letto serve per gli altri all'ospedale
ma a venticiqnque chilometri c'è
medici senza frontiere; i soldi,
settecento sporchi Riyal yemenita
per la benzina, questa, la frontiera.
Tre giorni e sono andata dalla luna.
E nel pensier mi fingo...bombe e mamma
che piange, amaro e in quel dolor m'annego.
In Yemen regna guerra.
Ma Amal sorrideva, lo sapeva
che quel nome significa Speranza.
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