Pubblicato il 10/02/2019 18:59:34
Nei miei cieli uccelli dalle lunghe ali blu si chiamano l’un l’altro con nomi propri, segreti per noi. A notte riposano nelle pieghe di rocce di confine, finché germoglia l’alba. Con bisbigli e sussurri allora si posano sulla mia finestra, per il primo saluto, e stiamo lì insieme un lungo momento, abbracciati con l’aria fresca, prima di partire. Nella mia terra sulle terrazze di levante cresce per ognuno il pane e su quelle di ponente il vino, e il profumo dei fiori inebria gli animi così che sulle strade ogni volto è un bacio di luce. Oceano sono le mie acque, dove un pesce dai denti d’oro porta gli amanti in luoghi ignoti, su selle d’argento. Stelle si fanno gli amori più belli. e non tornano indietro. Per questo il cuore comincia nella notte il canto: ogni lume è un filo che tesse tappeti di suoni. Ne seguiamo le trame, pazienti, volando oltre i confini.
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