Pubblicato il 01/03/2019 14:46:08
Io ci provo ancora, il giorno. Imbocco il sentiero che s' addentra nel bosco e che seguendo la vecchia ferrovia arriva alla cava da cross, dove l' argilla rossa appesantiva le ruote e le ruote si ribellavano schizzandola ovunque. Il sentiero è cambiato la vecchia ferrovia non si vede più coperta d' erba e terra e gli alberi che mi guardavano e guardano passare sono più alti, così sembro più piccolo, ma li riconosco, e anche loro credo e tra qualche giorno vestiranno a fiori per il prossimo passaggio. Qualcuno è caduto lungo il sentiero e rallenta il passo già lento di suo altri si son fatti belli, di altri restano solo le radici. La cava invece non è cambiata, lì sono cambiato io, l' argilla rossa in questo giorno di sole impolvera solo un poco le scarpe, questa bici non ce la fa la devi accompagnare alle salite e non decolla verso il cielo. E così la sera. Imbocco il sentiero che s' addentra nei sogni e che seguendo vecchie piste arriva alle stelle, fin dove le stelle correvano e giocavano e io correvo con loro. Anche qui il sentiero è cambiato le vecchie piste non si vedono quasi più coperta di bollette e impegni, e fastidi ma le stelle che mi guardavano e guardano passare sono infinite, così sembro sempre io il più piccolo, e le riconosco, e anche loro credo qualcuna manca altre hanno forme familiari e tra un po' brilleranno più forte per quando tornerò lassù. Non così la notte. Dentro il sogno nessuna mancanza e i più bei sogni giocano ancora tra le mani. versione estesa https://bonvinifranco.wordpress.com/2019/03/01/piste-del-sogno/
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