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Scafatamente

di Giovanni Rossato
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Pubblicato il 05/04/2019 16:46:47

 

 

Respirate, respirate, come me

il mare profondo è paradosso

quello che manca in tanto pieno

è il vuoto

mancano gli unicorni

una botola per il centro liquido della terra

un’imprecazione

tu sola che mi ascolti

o forse lo fai con il lato sinistro,

perché scrivere romanzi?

Avere milioni di lettori

dare in affitto le proprie pene

a un modico prezzo,

pensieri al macero

nei mercatini dell’usato.

Presso le fonti delle cascate

come in un ologramma cinese

le luci false si accendono

e le porte sono chiuse

a chi le guarda la vita è sufficiente

trova i cavallucci marini

nel bicchiere di sanbitter.

Respirate, respirate, vi prego

la sera arriva

o forse è già arrivata

le frenesie si irrigidiscono nella loro solitudine

lei chatta con chissà chi

o naviga su Pinterest

 

e non c’è dolore

se non ti aspetti

che il postino suoni alla porta

o

passi il treno;

 

meglio essere solitari per scelta

che soli per mandato.


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