Pubblicato il 09/08/2019 23:36:33
Si sveglia da un eterno sonno che l’aspettava, i petali sono caduti, la luce si ferma la liscia pietra del fiume, il sasso, non sa. Le asperità del terreno fotografano l’essere, ci accordiamo sul tempo. Signore! Vorrei che lei mi ricordasse, anzi, la prego, di non ricordare, non distolga lo sguardo. Non spostare il cestino della frutta.
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