Pubblicato il 21/10/2019 19:24:44
C’è corrispondenza tra me e l’autunno, non ancora arrivato da queste parti, ma per la somiglianza, quasi il combaciare dei nostri margini, lo avverto sulla pelle. Un tremore impreciso non confrontabile, come le foglie al primo refolo di vento forse, l’irrequietezza del cielo instabile, la fuga dei migratori che mi dà il senso dell’abbandono L’autunno è rassegnazione della perdita, luce filtrata tra le persiane, profumi acri e leggeri. Il fumo dai camini si disegna contro l’azzurro che scolora, spirali evanescenti che scrutano l’orizzonte. Una malinconia perplessa, il corpo indeciso sulla traiettoria da intraprendere, tutto rimane sospeso. Forse in attesa del definitivo inverno.
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