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Amo anke i tuoi rifiuti - introduzione

di Sandroc
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Pubblicato il 22/03/2010 20:18:03

Pubblicato nel 2005, e' un nonromanzo d'amore frutto di pedante, ossessivo, divertente, paranoico, reale lavoro di copia-incolla, che ripropongo qui in versione alleggerita

AMO ANKE I TUOI RIFIUTI

INTRODUZIONE

Tesorino,
ci avviamo verso la data del nostro anniversario e per celebrarlo volevo essere un po' meno scontato del solito. Proprio per questo qualche tempo fa sono giunto alla conclusione che dovevo mettere insieme un testo. Doveva essere una composizione quanto piu' possibile toccante, che ti faccia capire quello che sento per te. Apprezza almeno il tentativo. Mi sono sforzato, mi sono indotto in trance, mi sono legato alla sedia come Alfieri. Niente da fare. Per qualche giorno non mi sono fatto la barba, mi sono vestito senza attenzione e ho camminato volutamente senza meta. Ho provato a immaginare di entrare nella testa di qualche poeta maledetto, qualche autore irriverente, qualche scrittore cretino ma di successo. Ho chiamato in soccorso i classici, ma loro non sono venuti, anche perche' non li ho mai letti. Allora mi sono sottoposto a cataplasmi con la fotografia del Ponte dei Sospiri. Ho mangiato tanti baci. Ho fatto suffumigi con il Pachuli. Non ho trovato risposte in libreria, e nemmeno dagli amici. Ho passato una notte per strada, perseguitato dallo smacco di non riuscire nella mia grande idea. Ero vicino alla stazione, tirava un vento gelido, che mi ha scaraventato in faccia una pagina stropicciata di quei giornaletti che chiamano free press. Ogni volta che ho preso una copia di questi giornali "metropolitani", sicuramente lo hai fatto anche tu, l'ho sfogliata, letta, guardata in pochissimi secondi. Ma la pagina che mi ha schiaffeggiato quella notte aveva qualcosa in piu': una rubrica di annunci presentati come "sms d'amore". C'e' un numero redazionale al quale uno scrive col cellulare facendo una dedica a qualcuno. Questi sms vengono ricevuti e riportati settimanalmente in questa rubrica e si presentano con mittente e destinatario, sempre definiti da nickname e da un testo quasi sempre breve, entro i famosi 160 caratteri. Qualche volta pero' sono piu' lunghi, probabilmente frazionati in piu' sms. Alla stazione mi hanno detto che sono molto letti, forse un po' tutti vogliono riconoscersi in qualcuno di questi. Voglio credere che siano tutti originali, non ho motivo di pensare diversamente. Forse quelli volgari vengono cestinati, visto che mi pare non ne siano mai stati pubblicati. Insomma la sequenza di parole di ti amo, ti desidero, tua per sempre, 3 metri sopra il cielo ecc. faceva al caso mio e mi ha in un certo senso stordito ed estasiato. Finalmente intravedevo una soluzione al mio progetto sentimentale. Queste piccole frasi mi hanno divertito ma dato anche una stretta al cuore. Nei giorni seguenti ho cercato altre pagine con la rubrica, ho chiesto a tutti, ho rovistato nei cassonetti della carta, ho chiesto gli arretrati. Si, certo, leggendoli tutti viene fuori una melassa un po' indigesta, anche volgarmente triste. Pero' e' interessante leggere anche solo i nomignoli con i quali si riconoscono mittente e destinatario. Vuoi che da domani ci chiamiamo patato e patata? oppure Popo e Popo o Cucciolo e Cucciola? Mi sembra trasgressivo come partecipare a un reality show, con la Maria della tivu'. Ma noi saremo diversi, piu' trasgressivi, e sai cosa intendo ... saremo meglio. Non come quelle coppie che in pubblico si abbracciano affannosamente e platealmente guardandosi attorno e sperando che qualcuno le osservi, mentre magari in privato non sanno cosa fare e si annoiano. Noi non ci annoiamo mai! Insomma dopo tanto penare ho trovato la soluzione alla mia piccola ambizione letteraria. A me piace, e' un modo di comunicare stringato, sbrigativo, essenziale. Anzi penso che tua sorella - fa sociologia vero? - potrebbe prendere spunto da questo per la tesi. Tu ti starai chiedendo: insomma che ci hai fatto con questi fogli? Ho raccolto tutti questi ritagli di giornale, ho copiato i messaggi e li ho messi insieme, togliendo mittente e destinatario. Quindi li ho divisi e ordinati per fase amorosa, dall'approccio fino alla separazione e al rimpianto (queste ultime fasi a noi non interesseranno mai!). L'intenzione e' stata quella di considerare tutti i messaggi simili e di costruirci una storia d'amore vissuta da un soggetto indefinito e senza sesso. Ma in realta' siamo io e te ... almeno nelle prime pagine. Forse potresti storcere il naso, tu che hai fatto il liceo, e tacciare tutto come un piccolo inno alla banalita'. Ma piccina io l'ho fatto per te ed essendo "tutto vero" il risultato va letto con rispetto. Come se queste centinaia di persone siano diventate una unica entita' e ci vogliano dire tutte la stessa cosa: ailoviu'. Tirandosela, si potrebbe anche dire che e' il primo romanzo d'amore opensource, frutto del taglia-incolla che non rispetta autori, situazioni, sessi, niente. Rispetta pero' la lettera di questo fiume ininterrotto e impersonale di sms, di cui nulla ho modificato, neppure le correzioni dei refusi. Il testo non e' lungo e direi meno male! Penso che cento pagine in piu' non avrebbero aggiunto niente. Ora ho molta paura che non ti piaccia. In fondo e' una marmellata di luoghi comuni. Eppure c'e' chi li ha scritti questi messaggi, anzi forse per qualcuno potrebbero rappresentare una fonte di ispirazione per cavarsi d'impiccio in modo originale all'avvicinarsi di qualche anniversario. Comunque, se non apprezzerai questo mio sforzo gettero' tutti i fogli dalla finestra. Perche' lo sai, ti rispetto e ti amo, e amo anche i tuoi rifiuti.
A sabato sera, x sempre tuo

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