Pubblicato il 14/07/2020 09:08:09
A Guido Garufi Guido, mito e figura della mia lungamente opaca adolescenza. Custode, insieme a me, del mare che a noi soli oracolava cupo azzurra voce di maestrale. Guido alto e irraggiungibile come le cime degli alberi che hanno scure fronde nel tuo nome e arduo accesso al nido - se non per gli occhi o altro di silenzi grido. Adesso Guido non so più di te che il nome e il suono sicuro dei tuoi passi nella pineta quando eravamo pioggia e ti speravo, mentre tu ti avveravi come ogni cosa allora inedita - se così sempre sa di noi e nuovo odora sempre il mare.
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