Nelle mie foto ci sono i miei ricordi
ci sei tu nuda calda e appassionata
i luoghi dove allegra mi hai portato
dove ricca di ormoni ti sei data.
Ci sono vecchie case ed i tratturi,
anche un muretto che ci riparava
ci si sdraiava all’ombra degli ulivi,
sull’erba secca che ci tormentava.
Conservo scioccamente anche i filmati
dove poi ritornavo a immortalare
e ascolto le parole, anche i miei pianti
incisi che mi fanno tormentare.
Che stupida persona che son stato,
eppur l’avevi detto tante volte
ma a quell’affetto m’ero ubriacato
e m’hai stordito con parole stolte.
Ora, tardi, ho capito, Dio che artista!
Stavi tentando di vendere il tuo corpo
sui vetri ancor ti stavi arrampicando
e ti donavi a un vecchio beccamorto.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 30.8.2020 – 22:46)
Nella mia foto: Campagna nei dintorni di Patù (Lecce)