Non come ombra alla finestra appare
ma come cuore di luce acceso in cielo.
E tu passi lento sotto quel cielo
da cui cade, freddo, tutto l’ agosto andato.
Tu ci vedi una promessa d’ inverno, e di neve
mentre gli amanti si promettono una nuova estate.
E intanto l' aria si riempe di schizzi bianchi
nel blu elettrico
e di rosa mutevoli al cobalto.
La luce vibra come ali di colibrì
C'è solo un gran caldo intorno,
e niente altro.
Nemmeno Tu.
Nemmeno Io.
Solo noi in un pensiero felice.
E ad ogni curva di luce appare,
quel che non si vede appare
Come quel che invece si vede
lentamente scompare.
E si resta così
nudi sotto quel cielo
da cui cade, freddo,
tutto l’ agosto andato.
Potremmo guardare il fiume dal bosco, ti dico sotto quel cielo
attraverso le nebbie di nuvola, mi dici
poi scendere leggeri verso la riva.
Potremmo scendere quella scaletta in pietra, ti dico sotto quel cielo
e arrivare davanti all' acqua, dici
per poi amarsi alla fine del sentiero.
Proprio lì, davanti alle pace irrequieta delle onde
tra la nostra stella e la luna
Lì, dove le rocce si scuriscono in mille rifugi di buio
Lì, dove si alza il silenzio buono
quello che contiene i sogni.
Potremmo aspettare la sera, dici
e addormentarci come bimbi, dico.
In un pensiero che è più di un rifugio.
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