...e quando l'autunno allo stremo ormai
il passo cede ad un inverno giovane
e le prime nevi alle nebbie grigie
la finestra chiudon sorge ancor
tra i rami spogli il pensier tuo
che sei qui a dirmi...
com'ombra della malinconia al velo.
Acerbo è l'acino del grappolo di vite
come acerbo è del vento il soffio
che tra le stoppie infreddolite s'alza.
E l'ultimo passero sul prodigo viburno
tra le sue piume intabarrato
cinguetta triste salutando
l'ultima rondine che lascia il nido.
Ed io mesto...
a quell'orizzonte sempre più scuro
lo sguardo fisso...
mi giro ed al casolar rientro.
Pbbl.scrivere-06.01.2017
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