Ero nuda e indifesa
quando le tue mani guidavano
la bacchetta del rabdomante
facendomi sentire pregna
di ardita linfa.
Ero gioiosa
e colma d’amore accanto a te
come l’estate quando esplode
in tutto il suo rigoglio.
Tenerezza per me era il tuo sorriso,
corona di perle, lusinga e soffio
per gli occhi e il cuore.
Oggi mi accompagnano
gelide giornate
intrise da grigi crepuscoli,
per la tua assenza:
rimangono solo i ricordi
a rimarcare
il rimpianto e la nostalgia
di quel tempo ormai svanito.
Grazia Denaro