Pubblicato il 18/12/2020 10:32:12
Gioia mia, siamo qui in questi silenzi sospesi trastullati sulle altalene degli angeli mentre dintorno il mondo ci mostra le sue ferite, le sue spalle ricurve per il peso del tempo e dei propri dolori. Eppure non sembra più lontana quell'età che non contava i giorni quando la lingua recitava i nomi dei mesi come fossero una lista di amici da invitare ad una prossima festa. Allora tutto appariva sempre in azzurro anche tra il freddo e lo scarno dei rami già spogli ed il terso del cielo sempre accadeva, perché ancora ignaro dei colori più bui della notte.
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