Su per l'arco ci si sta in un baleno,
di risalirlo ben attenti si badi:
mano a mano che dal petto se ne esce
aria, come d'un sibilo a sciogliersi vago,
si colga d'un lampo il volo cieco,
prima che cessi il botto da scoperchio,
se la pignatta di gnomo alla base
si vuol vedere. Dicono ci tenga
tanto oro dentro: sì che, quando avido
la scopre ed un raggio di sole dentro
ci cade, l'arco se ne indori vanesio
reiterandosi nella mente imperio
in scia al rito di luce del solstizio
d'inverno, a che sia nuovo e aureo l'inizio.
*Con i miei migliori auguri a tutti per delle festività serene almeno.
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