Pubblicato il 19/03/2021 15:02:47
Una donna gravida celebra l'attesa, il tempo dell'assenza la nascita o il risveglio.
Camminiamo a piedi scalzi sul filo del vuoto, non abbiamo più risposte che consolino l'appello, incide la memoria una dolorosa assenza.
Porta marzo il resto d'Israele, lo stesso cielo sopra il nostro andare, distanti tra due nulla e in fondo una flebile speranza
che lontana appare.
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