Diffida e sempre diffida
di chi afferma che nulla vale la pena
nemmeno splendere per qualcuno.
Sii almeno qualcosa, come tutto è colore-
indossa -dentro e fuori- tutti i pigmenti
soprattutto il preludio,
l'intermezzo, l'intermedio,
non il giallo che stride,
non il rosso che urla,
l'arancione, più quieto ma solare.
La foglia d'autunno ancora viva, il bosco intero,
la bella attesa, le albicocche un giorno,
la clementina, il tarocco, la sanguinella
le arance di Cézanne,
il sorriso aperto dei nasturzi,
bignonie rampicanti
mani d'amore nella scollatura,
le rose variegate,
veglianti sulla meraviglia
le note di Kandinsky,
labbra sciroppate, un cuore di gioia.
Il raggio che ci inaugura e non termina
-non è l'ombra a cui siamo destinati-
è l'arancione -antidoto alla noia-
che albeggia, tramonta -significa ed elude.
Non lo senti?
È l'arancione, con dita di solletico e coccinelle
e il blu, suo diretto interlocutore
che ci sovrasta
precede, non conclude,
da un pulpito di stelle.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carla Vercelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.